Cena tra amici è un film del 2012 diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, basato sulla pièce teatrale Le Prénom scritta dagli stessi registi del film. Vincent Larchet, agente immobiliare, viene invitato a cena dalla sorella Elisabeth e dal cognato Pierre Garraud, entrambi professori a Parigi e genitori di Apollin e Myrtille. Alla cena partecipa anche Anna, moglie di Vincent e Claude Gatignol, un amico d’infanzia di Elisabeth e trombonista nell’Orchestre Philharmonique de Radio France. La vicenda quindi si svolge interamente durante la cena, che vedrà momenti ilari e fraintendimenti susseguirsi in modo sempre più frenetico e coinvolgente.
L’intera pellicola è un climax che mette a nudo rapporti e amicizie consolidate attraverso battute, equivoci e parziali svelamenti di realtà. Mostra una dinamica molto aderente alla realtà, ossia quella della lite, in cui, partendo da elementi di poco conto, si arriva a far raffiorare vecchi rancori, situazioni irrisolte e messe a tacere per quieto vivere o per interesse che deteriorano un rapporto se non adeguatamente trattati. Con lo scopo di ferire l’altro si arriva a strumentalizzare confidenze e informazioni usandole a proprio vantaggio.
Breve parentesi va fatta sui personaggi di Elisabeth e Vincent. Elisabeth è una donna laboriosa ma molto lamentosa, che risente del confronto fisico con Anna e che è alla disperata ricerca di gratificazione. Si occupa di tutti gli aspetti della cena e della quasi totalità delle mansioni nella sua famiglia, impegno molto ammirevole ma impiegato in modo strumentale, dato che le da la possibilità poi di lamentarsi e sottolineare al marito e agli altri le loro mancanze. Si pone quindi volontariamente in una condizione di martire per poi potersi compatire. Elisabeth non contribuisce a creare una equa suddivisione di compiti e mansioni, ma sceglie di occuparsene in modo totale per essere in una situazione di vantaggio. Vincent è un uomo molto egoista, abituato ad essere un vincente e sempre teso ad essere al centro dell’attenzione. Monopolizza la parte iniziale della serata e sarà una delle colonne portanti di tutte le altre discussioni. Solo alla fine con la questione di Claude, Vincent perde la ragione sia per lo shock della notizia ma anche per la consapevolezza di non essere più sotto i riflettori. Anche nell’episodio d’infanzia raccontato da Pierre, Vincent pur di avere l’attenzione incentrata su di sè è disposto a prendersi la colpa per l’uccisione del cane e ad essere punito.
In Cena tra amici si susseguono freneticamente alleanze e rotture, aperture e chiusure che non sempre rispettano il tempo della vicenda, accade spesso infatti come ci sia, dopo la chiusura di un determinato discorso, la riapertura da parte di un personaggio e un ulteriore inasprimento dei conflitti, che generano a loro volta altre situazioni di tensione. Dalla questione del nome, che tornerà periodicamente nella trama, si dirama una serie di discussioni che vanno a deteriorare i legami tra i vari personaggi, sviluppandosi a macchia d’olio. Il climax arriva all’apice con l’aggressione fisica da parte di Vincent nei confronti di Claude, che non reggendo la carica emotiva, reagisce istintivamente. Altro elemento è lo sfogo rabbioso di Elisabeth che tira fuori vecchi rancori e si sottrae alla vicenda. Sfogo molto sofferente ma sterile, che non suscita pentimento o riflessione negli altri personaggi, cadendo banalmente nel nulla. Anche qui Elisabeth non riesce ad organizzare una comunicazione efficace. La serata è ormai compromessa e conclusa con l’uscita di scena di alcuni personaggi; restano solo Vincent e Pierre che implicitamente appianano le loro divergenze. Solo quattro mesi dopo, con la nascita della figlia di Vincent e non di un maschio come tutti pensavano, il gruppo si riunirà ritrovando il suo equilibrio.